giovedì, giugno 05, 2008

Piano Urbanistico Comunale

ALL’ASSESSORE ALL’URBANISTICA

DELLA CITTA’ DI CASERTA

AVV. CHICCO CECERI

PALAZZO DI CITTA’

Prot. n. 138/08

CASERTA, 17 MAGGIO 2008

OGGETTO: Indicazioni per la redazione del PUC.

Il Coordinamento delle Associazioni Casertane, con la consulenza dell’architetto Rosa Carafa, componente del Consiglio Direttivo, in riferimento alla redazione del PUC ha approvato il seguente documento di proposta, che si sottopone all’attenzione della S. V.

“Premessa indispensabile per qualsiasi strategia urbana è la ricerca del ruolo da assegnare alla città, ruolo che deve essere ricercato all’interno di una struttura più ampia che è rappresentata dal sistema urbano Capua Maddaloni “la città continua”, di cui si è ampiamente discusso nelle giornate di studio 1998-2001.

Solo così la città può essere definita polo urbano autonomo e trainante, distinta in termini di identità e funzioni rispetto all’area metropolitana di Napoli.

Caserta, solo se diventa polo con ruolo direzionale da potersi contrapporre all’area metropolitana di Napoli, può acquistare quell’autonomia dal capoluogo regionale sino ad oggi invocata e non realizzata, che ci qualifica ancora come aria periferica napoletana con la conseguenza che le scelte per il nostro territorio vengono effettuate senza alcun contributo dei cittadini casertani.

Ciò è avvenuto per gli insediamenti universitari, per cui siamo ancora II Università di Napoli, per la spazzatura e per le discariche, mentre assistiamo, malgrado il decentramento, alla riduzione di servizi di cui eravamo dotati.

Lo strumento urbanistico nuovo deve:

- operare un attento recupero della qualità urbana con la riqualificazione delle aree urbane periferiche, spesso molto degradate e prive di attrezzature. Carenza questa che si riversa di conseguenza sul tessuto sociale;

- ordinare e potenziare il sistema dei trasporti sia locale che comprensoriale, non

ultimo la sistemazione dell’area della stazione ferroviaria, un pessimo biglietto

da visita diurno e notturno per i cittadini e per una città che dovrebbe vivere

di turismo;

- innescare una politica per il recupero della qualità urbana, progettando, realizzando e gestendo, con oculatezza, le grandi aree verdi costituite dal MACRICO e dal patrimonio collinare, ove è indispensabile recuperare le cave dismesse;

- valorizzare le frazioni, differenziando la zona storica da quella di recente espansione ed evitando quelle sostituzioni edilizie che hanno distrutto la visione omogenea di una edilizia povera ma piena di significati;

- studiare una soluzione che coniughi cultura, natura e gastronomia per Casertavecchia, mentre per San Leucio il richiamo deve essere la seta, una eredità che non possiamo perdere”.

Si ringrazia della cortese attenzione e si resta in attesa di invito di partecipazione alle riunioni ad hoc.

Distinti saluti.

prof. Anna Giordano